Il Belgio offre lo scenario perfetto per il trekking. Il Paese, infatti, può essere suddiviso in tre principali regioni fisiche:
La fascia costiera, per un totale di 66 km di litorale, è bassa, compatta e sabbiosa, caratterizzata localmente da dune di sabbia e polder, i tipici tratti di mare del Nord Europa, asciugati e prosciugati artificialmente attraverso dighe.
Muovendosi verso l’entroterra si apre la regione delle pianure centrali: un’area che si innalza dolcemente, senza mai oltrepassare i 100 metri di altitudine e caratterizzata da fertili vallate. Ci si può imbattere anche in zone leggermente più aspre, dove si possono trovare caverne e piccole gole.
La regione delle Ardenne si presenta relativamente accidentata. Questo altopiano, roccioso e inadatto a un’agricoltura estensiva, è caratterizzato principalmente da foreste, a tratti anche fitte. Qui, la densità abitativa è molto più bassa rispetto alle aree settentrionali, il che ha permesso una migliore conservazione del territorio. L’altitudine massima del Beglio si registra proprio sulle colline delle Ardenne: il Signal de Botrange, con soli 694 metri.
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