I 10 percorsi trekking più belli in Italia

  • Marmolada (Trentino Alto Adige)

La Marmolada è il gruppo montuoso più alto delle Dolomiti, montagne uniche al mondo dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Questo percorso unisce una piacevole e non troppo impegnativa salita su ghiaccio con la discesa lungo l’imponente spigolo ovest della Regina fino a Forcella Marmolada.
La salita parte da quota 2074, appena sopra l’arrivo dell’impianto; da qui inizia la rampa ghiacciata.
Un’evidente canale roccioso è stato recentemente attrezzato con una corda fissa metallica per raggiungere la sommità. Raggiunta la cresta, è il momento di affrontare la cosiddetta “schiena de mul”, un corridoio di ghiaccio che porta in vetta.
Pochi metri sotto Punta Penia (3343 m), la cima principale della Marmolada, si può godere di un panorama indescrivibile su tutte le Alpi Orientali; verso ovest, un evidente ciglio ghiaioso scende verso il bastione roccioso dello spigolo fino ad arrivare alla Forcella Marmolada (2896 metri).

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  • Il grande anello dei Sibillini (Marche)

 

Il Grande Anello dei Sibillini è un percorso escursionistico di circa 124 Km che abbraccia l’intera catena montuosa. Articolato in nove tappe, è completamente segnalato e permette di conoscere, oltre alla molteplicità di paesaggi e bellezze naturali, parte dell’inestimabile patrimonio storico culturale che questo territorio conserva.
Si parte dal centro storico di Visso e  aggirandolo fino ai Piani di Macereto si arriva a Cupi; si riparte da Cupi per arrivare a Fiastra, proseguendo verso Monastero, e successivamente verso Garulla.

Da Garulla ci si rimette in cammino fino a Rubbiano per poi proseguire fino Colle di Monte Gallo, Colle le Cese, Campi Vecchio ed infine si ritorna al punto di partenza, ossia Visso.

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  • Monte Pasubio (Veneto)

La Strada delle 52 gallerie (o strada della Prima Armata) è una mulattiera militare costruita durante la prima guerra mondiale sul massiccio del Monte Pasubio, nelle Prealpi Vicentine. La strada è un vero e proprio capolavoro d’ingegneria militare, i lavori cominciarono il 6 febbraio 1917 e furono conclusi nel novembre 1917.

La strada si snoda fra Bocchetta Campiglia (1.216m) e le Porte del Pasubio (1.930 m) attraversando il versante meridionale del monte, caratterizzato da guglie, gole profonde e pareti rocciose.

È lunga 6,5 km, dei quali 2,3 sono suddivisi nelle 52 gallerie scavate nella roccia: ogni galleria è numerata e ha un proprio nome. La sua realizzazione fu una grande rivelazione, in quanto permetteva la comunicazione e il passaggio dei rifornimenti dalle retrovie italiane alla zona sommitale del Pasubio, dove correva la prima linea.

 

  • Golfo dei Poeti (Liguria)

L’itinerario si articola attraverso un paesaggio viticolo e due aree protette riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, ovvero il Parco Regionale di Porto Venere e il Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Si parte dalla celebre Piazzetta Bastreri affrontando una rapida salita, sino a raggiungere la vetta che prosegue con una passeggiata con meravigliosi panorami sull’isola di Palmaria e la costa sottostante. Il percorso attraversa le località di Campiglia e Telegrafo dove si ha la possibilità di ammirare un’antica fortezza militare prima di scendere in direzione di Riomaggiore, attraverso i vigneti e boschi del Sentiero 1 o “sterrato dei Santuari”, che conduce al paesino destinazione di Riomaggiore, celebre per il suo castello.

 

  • Parco Nazionale del Pollino (Basilicata)

Nasce ufficialmente nel 1993 e si avvia, a pochi mesi dall’istituzione dell’Ente, nel 1994.

Il Parco Nazionale del Pollino è posto a cavallo tra due regioni, la Basilicata e la Calabria.
La catena montuosa che fa parte dell’Appennino meridionale a confine con la Basilicata e la Calabria vanta le vette più alte del Sud Italia.

Il percorso che stuzzica la curiosità dei turisti un po’ più esperti o accompagnati da guide alpine, può essere fatto partendo dal Colle dell’Impiso per poi scendere verso i Piani di Vacquarro. La strada costeggia il torrente Frida che si abbandona per risalire verso la sorgente Spezzavummula e poi si procede verso il Piano Gaudolino. Dal colle Gaudolino un sentiero abbastanza ripido sale lungo il versante occidentale del Monte Pollino fino ad arrivare alla cresta sud-ovest.
Poco distante dalla vetta del Monte Pollino c’è un’ampia dolina (fenomeno del carsismo) dove il turista può osservare un nevaio anche fino ai primi giorni di agosto.

 

  • Monte Bianco (Valle d’Aosta)

Con i suoi 4.810 metri ha dato inizio alla storia dell’alpinismo nel 1786, anno della sua conquista; è completamente innevata ed è articolata su quattro versanti secondo i punti cardinali lungo i quali sono stati tracciati diversi itinerari alpinistici che portano alla vetta principale.

Si tratta di una passeggiata facilissima e fattibile da chiunque, anche i meno esperti. Un trekking affacciato su due delle valli alpine più suggestive della Valle d’Aosta: la Val Vény e la Val Ferret, da cui godere di scorci mozzafiato del Tetto d’Europa.

La camminata infatti ha la forma di un anello: si parte dalla Visaille in Val Vény, passando per il sentiero del Mont Fortin, si incontrano i laghetti alpini delle acque color smeraldo dei Vesses e del Col Chécrout fino ad arrivare al rifugio Maison Vielle.

Questo trekking è un buon modo per vivere il comprensorio sciistico anche con la bella stagione: una volta arrivati alla Maison Veille, si può scegliere se proseguire a piedi verso la Val Vény oppure fermarsi per un bagno ristoratore e una sauna nella piscina alpina di Plan Chécrouit.

 

  • Gole del Sagittario (Abruzzo)

Le spettacolari pareti rocciose del canyon hanno da sempre affascinato gli innumerevoli viaggiatori che si avventuravano nelle terre d’Abruzzo.

L’itinerario ad anello prende il via da Anversa degli Abruzzi (585 m) e percorre l’aerea cresta fino ad affacciarci sulle gole e raggiungere il belvedere che regala spesso l’avvistamento dell’aquila reale in volo sulle pareti del Pizzo Marcello.
Raggiunge poi per cresta l’abitato di Castrovalva per poi scendere nella boscaglia per altro sentiero, transitando presso il noto girone Escher della strada che sale al piccolo borgo.

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  • Trekking del Lupo (Piemonte)

Il Trekking del Lupo è un itinerario ad anello  che percorre due parchi naturali con ecosistemi intatti: il Parco delle Alpi Marittime (Piemonte) e il Parco del Mercantour (Francia).

Il tracciato ha una lunghezza totale di 75 Km circa e comprende il passaggio su 5 spettacolari colli a 2400 m di quota.
Il paesaggio che si svela durante il trekking è di prim’ordine, sempre grandioso ed emozionante con laghi, foreste, cascate e ricchissimo di fauna. Concreta è la possibilità di avvistamenti di camosci e stambecchi, ma anche di marmotte ed ermellini.
Il percorso non presenta nessuna difficoltà oggettiva, non necessita di esperienza alpinistica ma di sola attitudine al cammino in montagna.

È possibile percorrerlo in autosufficienza con tenda al seguito (rilassarsi è consentito all’interno dei parchi) o usufruendo dei rifugi che si incontrano al termine di ogni tappa. L’equipaggiamento necessario è quello di un normale trekking della durata di più giorni, con coperture adatte antipioggia e buone calzature da montagna.

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  • Il Giro del Monviso (Piemonte)

L’anello di più tappe attorno al Monviso continua a rimanere tuttora un’esperienza unica nelle Alpi occidentali costituendo uno dei più spettacolari trekking d’alta quota d’Europa. Il percorso attraversa, nei suoi spostamenti tra Italia e Francia, una natura protetta da due parchi naturali, dove gli ambienti cambiano di continuo.

La presenza di vari rifugi intorno al Monviso, facilita la scelta dei tempi e modi di percorrenza, agevolata anche da un calendario di partenze con guide naturalistiche.

Un viaggio fantastico in cui al paesaggio aspro e severo delle ardite pareti rocciose del massiccio meridionale si alternano i laghetti cristallini del Vallone delle Giargiatte, i pini cembri del bosco dell’Allevé cui seguono gli splendidi specchi d’acqua dell’alta Valle Po, il panoramico “Sentiero del Postino“, lo storico Buco di Viso, i vasti spazi del Queyras e l’eccezionale belvedere della Cima Losetta.

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  • Alta Via n.1 delle Dolomiti (Alto Adige)

L’Alta Via n.1 è dedicata agli appassionati della natura alpina che amano passeggiare a quote relativamente alte e senza correre pericoli.
Attraversando il cuore delle Dolomiti, nella loro parte centrale, dalla Pusteria (in Provincia di Bolzano) alle soglie della pianura veneta, passando fra le Dolomiti di Bràies, di Cortina d’Ampezzo, dello Zoldano, dell’Agordino e di Belluno, questo itinerario escursionistico offre meravigliosi paesaggi e forti emozioni.

Il percorso a tappe conduce l’escursionista lungo i gruppi delle Dolomiti orientali, da nord a sud. Durante l’intera escursione, si gode di una vista spettacolare su alcune delle vette più imponenti delle Dolomiti.
Il tratto più settentrionale dell’Alta Via parte dall’incantevole Lago di Bràies e percorre il romantico regno di Fanes; raggiunte le maestose Tofane, consente ai più esperti le emozioni delle “vie ferrate”.

La fantastica cavalcata dolomitica si conclude nella verdeggiante Val Belluna.

Questi a nostro avviso sono I 10 percorsi trekking più belli in Italia!

 

 

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