Le escursioni più belle del mondo

Campo Base dell’Everest, Nepal
Probabilmente è il viaggio in montagna più bello di tutti. Questa passeggiata nel distretto nepalese di Khumbu vi darà la possibilità di osservare alcune delle cime più alte del mondo – Everest, Lhotse, and Lhotse Sar, oltre a una dozzina di altri giganteschi monti himalayani – in una volta sola.

La vista da Thyangboche, considerata dal famoso esploratore di montagna W.H. Tillman ”la più bella del mondo”, è uno dei gioielli del viaggio. Ma è l’immersione nella cultura buddista degli sherpa che vi spingerà a tornare in questi villaggi accoglienti, nei monasteri, in mezzo alla poliglotta combriccola di viaggiatori di tutto il mondo che si ritrovano a fare il loro pellegrinaggio ad alto numero di ottani sull’Everest.

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escursioni più belle del mondo

 

Kungsleden, Svezia
Ben dentro il Circolo Polare Artico, i 440 chilometri del leggendario Kungsleden (in italiano, “il percorso del re”) rappresentano la traversata dell’ultima grande area selvatica dell’Europa Occidentale. Quest’incredibile parte del percorso passa per la vasta zona artica della Svezia: si incontrano foreste di betulle, la tundra e grandi ghiacciai prima di arrivare sulla cima del monte più alto del paese, il  Kebnekaise, con i suoi 2.111 metri. I rifugi a distanza di un giorno di cammino l’uno dall’altro vi assicurano riparo in caso di brutto tempo. Grazie ai robusti ponti sospesi potete attraversare i fiumi senza paura. L’atmosfera qui è molto “da estremo Nord”, con paesaggi immensi e una luce soffusa che ritempra l’anima.

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Grand Canyon, Arizona, Stati Uniti
Qualsiasi passeggiata nel Grand Canyon finirà ai primi posti della classifica delle passeggiate più belle della vostra vita, ma questo particolare percorso vi mostrerà entrambi gli anelli e il fiume, e vi permetterà di passare abbastanza tempo nell’area per apprezzarne la bellezza e la maestosità architettonica della natura. Farete un viaggio nel tempo nella torta a più strati geologici della roccia del Colorado, dal calcare di Kaibab sull’anello al Visnu complex del fiume; il tutto lungo direttrici ben collegate, con fonti d’acqua e campi dove è piacevole soggiornare.

 

Cerro Chaltén, Patagonia, Argentina 
Camminate nella leggendaria catena del Cerro Chaltén, in cui le pittoresche cime del Poincenot, del St. Exupery e dello stesso Cherro Chaltén (3.375 metri) si stagliano sulle steppe della Patagonia come in un sogno. Questo percorso non solo offre tre punti di osservazione del Cerro Chaltén al tramonto, ma permette di vedere anche il Cerro Torre e il Passo Marconi. Questa passeggiata nel parco nazionale Los Glaciares (grande quanto il Delaware) vi porterà dagli inquietanti boschi di faggi e dalle pianure ai ghiacciai, alle cascate scroscianti, ai monoliti di granito, accesi dal sole arancione del tramonto.

 

 

Petra dal retro, Giordania
In cima all’antica scalinata scolpita nella pietra rossa, una stretta passerella porta a una curva stretta, e all’improvviso si rimane senza parole. Eccovi davanti alla meravigliosa facciata di Al Deir, meglio noto come il Monastero, forse il più grandioso monumento di Petra. Godetevelo.

Arrivare alla città nabatea di Petra dopo una camminata di una settimana nell’accidentata natura del Regno di Giordania è molto più affascinante che parcheggiare accanto ai pullman appena fuori dal sito. È questo che rende speciale l’escursione.
Il percorso parte dall’antica città di Dana, passa per il rifugio ecologico Feynan prima di attraversare la distesa desertica del Wadi Araba e inerpicarsi sui monti Sharah; superate le pittoresche oasi dei beduini si arriva a Petra.

Camminare fuori dai sentieri nei deserti e sulle montagne può essere sfiancante, specialmente sotto il sole ardente, ma rende molto ricettivi: si arriva a Petra pronti ad apprezzarne le qualità mistiche.

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Grinderwald, Svizzera
Forse il più bello in relazione alla fatica che si fa, questo magnifico percorso vi porterà nell’Oberland Bernese – dove c’è il famoso monte Eiger e la sua temibile cima sorella, lo Shreckhorn – proprio sopra la valle incantata di Grindelwald.

Oltre a ciò, un paio di notti al rifugio (o berghotel) del Faulhorn, incredibilmente appoggiato ai 2680 metri del monte omonimo, in solo un giorno di camminata. E potete anche risparmiare un po’ di tempo prendendo la funivia fino a First. Se invece fare tutto il percorso a piedi vi sarete guadagnati una birra, da bere sulla terrazza mentre il sole al tramonto colora di rosso la parete settentrionale dell’Eiger.

 

 

Grand Traverse nel parco Yosemite, California, Stati Uniti
Dal Passo Post Peak a Tuolumne Meadows
Difficile dire “Sierra Nevada d’estate” senza pensare a torri di granito che si ergono su scintillanti laghi con un cielo blu a fare da sfondo. Questo percorso è una sorta di bignami delle aree più remote del parco: passa per più di una cima della Sierra Nevada, compresa l’Half Dome, in appena una settimana.

Il percorso parte nell’Ansel Adams Wilderness, regala una vista poco conosciuta sui Minareti e poi si inoltra nel parco di Yosemite, seguendo il letto del fiume Merced; si unisce al panoramico John Muir Trail e finisce nelle guglie del Cathedral Range. Il bello di questa scampagnata è seguire il fiume Merced, la linfa vitale del parco, dalle acque a monte alle cascate, ai bacini in granito e ai canali costellati da grandi e meravigliosi prati.

 

 

Chilkoot trail, Alaska e Yukon, Stati Uniti e Canada
I nomi dei posti che incontrerete sul tragitto – le scale dorate, la bilancia, il presepe di pietra – evocano le sofferenze dei cercatori d’oro del 1898, e a ragione. Entrambi i lati del percorso sono ricoperti dei resti arrugginiti degli attrezzi gettati dai minatori esausti. Più di un secolo dopo, questo viaggio inaugurato dall’avidità dei cercatori d’oro è diventato un itinerario tipico dell’escursionismo in America del Nord. Il percorso sale rapidamente dal livello del mare ai mille metri d’altezza del passo Chilkoot; ma invece di ridiscendere si inerpica per altri 20 chilometri di meravigliosi paesaggi alpini prima di abbassarsi di appena 300 metri al lago Bennet, a fine itinerario.

Il consiglio dell’esperto: muoversi attraverso due parchi nazionali, due paesi, uno Stato, una provincia e un territorio rende complicato il pernottamento. Vi conviene iniziare e finire a Whitehorse, nello Yukon, che ha ottime strutture per escursionisti. Prendete il White Pass e il treno dello Yukon fino a Skagway (un viaggio pazzesco), e fatevi venire a prendere da un idrovolante dell’Alpine Aviation al lago Bennet: dopo un volo di quarantacinque minuti sarete assolutamente in tempo per farvi una birra sulla terrazza giusto prima di cena.

 

 

Tonquin valley, Jasper National Park, Alberta, Canada
Osservare l’alba che illumina l’enorme profilo dei monti Ramparts e si riflette dorata nel lago Amethyst è un’esperienza che da sola vale tutta la fatica fatta per arrivare in questa valle selvaggia. La bellezza senza tempo della Tonquin valley, nel cuore delle Montagne Rocciose canadesi, attrae i viaggiatori – compreso Ansel Adams, che è venuto qui per il suo primo viaggio da fotografo del Sierra Club – da quando è stata fotografata per la prima volta nel 1915. In questo tragitto si entra attraverso il panoramico passo McCarib e si esce lungo il delizioso fiume Astoria, lasciandosi alle spalle un panorama impareggiabile.

 

 

Baia dei fuochi, Tasmania, Australia
Un provvidenziale promontorio in granito, colorato dai licheni o da un piccolo sprazzo di foresta, vi porta su, fuori dall’insenatura. Questa camminata dura quattro giorni e non può essere effettuata in solitaria, visto che sul percorso non c’è acqua e non ci sono posti dove dormire. Il primo giorno si arriva a un campo permanente a Forester Beach. Il secondo giorno, più intenso, all’incredibile architettura del rifugio della Baia dei fuochi. È verdissimo; per farvi la doccia dovrete pomparvi l’acqua da soli da apposite taniche. Ma il terzo giorno ecco che arriva il premio per lo sforzo: avrete un sacco di tempo libero sulla stupefacente costa, con tutti i confort e l’ottimo vino del rifugio a vostra disposizione. Il consiglio dell’esperto: Non perdete tempo a imparare a distinguere tra le varie specie di serpente: sono tutti letali. È comunque molto raro che vi mordano: vi basterà tenere gli occhi ben aperti ed evitare creature nere striscianti sul promontorio.

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La traversata del Long Range, New Foundland, Canada
Questa traversata vi porterà dai fiordi dell’entroterra, con scogliere di granito 700 metri adornate da cascate di acqua finissima, al parco nazionale di Gros Morne. L’accidentato altipiano sul mare è solo una delle attrazioni che fanno del Newfoundland  la nuova Mecca di chi cerca l’avventura. Il paesaggio è tanto imponente quanto isolato: i ghiacciai hanno inciso questi enormi massi di granito che costituiscono l’altopiano, un posto selvaggio popolato da alci e caribù. Si richiede una certa abilità con mappe, compassi e GPS, visto che nell’area non ci sono itinerari tracciati. Il parco è così incontaminato che i guardiani non vi faranno entrare se siete sprovvisti di una luce di localizzazione, che loro chiamano il collare del caribù: quella luce garantisce loro che non dovranno cercarvi per tutto il parco se a una certa ora non vi siete fatti vedere.

 

 

Pista di Queen Charlotte, Nuova Zelanda
Un viaggio incredibile sulle colline soleggiate del Marlborough Sounds. Queen Charlotte segue la catena montuosa a schiena di drago che separa le acque blu dell’omonimo stretto da quelle dello stretto del Kenepuru. I taxi d’acqua vi portano dalla città di Picton a Ship’s Cove – la partenza, dove si aggirava il Capitano Cook fra il 1770 e il 1779 – e Anakiwa, l’arrivo. È possibile accamparsi lungo tutto il percorso – i neozelandesi lo chiamano “camminata della libertà” – oppure fare un’economica scampagnata di un giorno simile a quella che si può fare in Nepal, con la differenza che il vostro equipaggiamento sarà trasportato da una barca e non da uno yak. Se avete un po’ più di soldi concedetevi camminate da quindici chilometri al giorno seguite da pernottamenti nei confortevoli rifugi di Furneaux, Punga Cove e Portage. Il consiglio dell’esperto: questa pista è una delle poche in Nuova Zelanda aperte anche ai mountain biker per parte della stagione. Se volete farvela in bici, andate a inizio o fine stagione, mentre se non volete che vi spuntino ciclisti da ogni lato andate in piena estate.

 

 

Montagne della Luna, Uganda
Andate con guide e facchini: conoscono la strada e non sono costosi. È difficile che la gente del posto vi dica “qui è pieno di elefanti” mentre arrivate ai ghiacciai d’alta quota. D’altronde la catena del Ruwenzori, quelle che Tolomeo chiamava le montagne della luna, è il regno dell’imprevisto. Affacciata sul confine tra Uganda e Congo, rappresenta la catena più alta d’Africa, arrivando con la cima Margherita del Monte Stanley a 5110 metri (il Kilimangiaro e il monte Kenya sono più alti, ma non sono catene montuose). Qui camminerete per tre giorni attraverso due passi a quattromila metri e foreste di asteracee e lobelie giganti fino ad arrivare a Bujuku, il campo base per chi vuole scalare il Monte Speke. Un altro giorno di cammino e si arriva al Campo Elena, la base per raggiungere i ghiacciai e provare a salire in vetta al Monte Stanley, da cui c’è una vista unica del bacino del Congo. Altri due giorni di cammino e si arriva al passo Scott Eliott, il più alto del circuito con i suoi 4372 metri, e poi al punto di partenza da cui tornare a Kampala. Il consiglio dell’esperto: partite con un paio di scarpe che resistono all’umidità (per esempio le Crocs): il sentiero può essere un inferno di fango, e la via migliore è passare per il letto dei torrenti. A fine giornata è necessario avere a disposizione qualcosa di asciutto e un minimo confortevole per i vostri piedi.

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Il sentiero di Kalalau, Kauai, Hawaii, Stati Uniti
Dalla spiaggia di Ke’e alla valle di Kalalau Andata e ritorno: 35 chilometri, da 3 a 5 giorni Quando andare: da maggio a settembre c’è un clima più secco; da aprile a ottobre c’è meno gente.

Questo sentiero accidentato sulla costa di Na Pali, sull’isola di Kauai, rappresenta l’escursione costiera più bella del mondo. Il caldo tropicale e i pendii scoscesi metteranno a dura prova il vostro fisico, mentre le cime infangate vi metteranno paura. Ma dopo aver camminato a fatica sulle scogliere, mentre le onde si schiantano nel mare come cannonate poco sotto di voi, sarete ricompensati dall’incredibile vista dell’arco dorato della spiaggia di Kalalau (lungo più di un chilometro), nello scintillante Oceano Pacifico. Nella valle ci sono cascate da favola e una lussureggiante giungla tropicale.
Non c’è cosa più bella che accamparsi sulla spiaggia mentre il tramonto si specchia nell’Oceano. Il consiglio dell’esperto: fa caldo, e la tentazione c’è, ma non pensate neanche per un attimo di farvi un bagno sulla spiaggia di Hanakapi’ai. Tutti quei piccoli memoriali fatti a mano che vedrete sono dedicati agli escursionisti che si son fatti un tuffo e sono stati immediatamente trascinati via dalla corrente.

 

 

Croagh Patrick, Irlanda
Un’escursione su questo monte ingarbugliato e sacro regala una sfida, un bel paesaggio, e la spiritualità necessaria a vivere intensamente questo antico paese.

Croagh in gaelico significa “montagna affilata”, un termine senza dubbio azzeccato per questo monte di 765 metri sulla cui cima si narra che San Patrizio sia rimasto a pregare per 40 giorni di seguito. Più della metà delle persone che intraprendono questo cammino roccioso, non riparato e faticoso non sono escursionisti professionisti ma pellegrini venuti ad omaggiare il Santo, capace con la sua croce celtica di unire simbolicamente cristiani e pagani.

La ricompensa per chi arriva in cima, oltre a una piccola cappella bianca, è una vista mozzafiato della baia di Clew e di tutta la contea di Mayo. Una volta tornati giù una sosta nell’ultrasecolare pub di Campbell per una Guiness è obbligatoria. Lì la frase più gettonata sarà: “wow, è stata la camminata più dura della mia vita”.

Il consiglio dell’esperto: la leggenda vuole che salendo in cima a Croagh Patrick sette volte ci si garantisce l’ingresso in Paradiso a prescindere dal comportamento tenuto in precedenza.

Ecco la nostra lista delle escursioni più belle del mondo!

 

 

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