4 giorni / 3 notti

Monte Argentario e Laguna di Orbetello

da € 430 Voli esclusi

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Monte Argentario e Laguna di Orbetello

 

L’isola che “non c’è più”, dove la Terra incontra il Mare e il Cielo

 

Quanto può essere colorata la macchia mediterranea a settembre? E quanto possono essere ancora luminose in questa stagione le giornate di sole e mare attorno alla “singolarità morfologica” del promontorio dell’Argentario, un antichissimo lembo di roccia che fino a poche migliaia di anni fa era un’isola selvaggia nel Tirreno? E quali sono i suoni, i colori e i sapori della laguna, che bagna con i suoi flutti placidi le articolate coste interne ospitando migliaia di pesci e uccelli acquatici? In questo viaggio cercheremo di rispondere a queste e molte altre domande nel modo più semplice che si conosca, andando con le nostre gambe alla vera scoperta dei luoghi, entrandoci dentro in punta di piedi. Dalla sabbiosa e ombrosa Duna Feniglia alle vestigia della città portuale romana di Cosa, dai 600 metri del crinale più alto e panoramico del promontorio alle torri e ai geometrici forti costieri della dominazione spagnola dello “Stato dei Presidi”, dalla splendida e fertile Oasi WWF di Orbetello, istituita oltre 50 anni fa per offrire rifugio a centinaia di socievoli fenicotteri ma anche all’elusivo cavaliere d’Italia, ai fitti boschi di macchia mediterranea a leccio, olivastro e lentisco, dalla principesca Orbetello sospesa fra terra e mare ai borghi costieri dalle importanti tradizioni marinare… Tutto questo in una terra di mezzo che trasuda natura selvaggia ma anche la storia delle genti che via via l’hanno abitata, plasmata e amata, con le loro tradizioni, emozioni, ricette, contraddizioni, con il senso dell’accoglienza e la voglia di stupire. Insomma, un modo originale e gratificante per trascorrere un lungo weekend di transizione fra l’arioso aprile e il caldo e rassicurante maggio, in leggerezza e allegra compagnia, per penetrare il senso di un territorio generoso e bello che in molti nel mondo ci invidiano per la sua unicità. Non è un caso che, storicamente, su questo fazzoletto di terre antiche a strapiombo sul mare molti personaggi influenti e ricchi abbiano deciso nel tempo di costruire il proprio “buen retiro”, da Susanna Agnelli (lungimirante sindaco del Comune di Monte Argentario negli anni del “rischio speculazione”, che moltissimo ha fatto per la conservazione dei luoghi) a diversi oligarchi russi dell’entourage di Putin, dalla regina d’Olanda a Gregory Peck, da Ava Gardner a Frank Sinatra…

SPECIALE PERCHÈ

  • Un’antica isola collegata alla terraferma da esili strisce di terra
  • La laguna, abitata da ricche colonie di fenicotteri e decine di altre specie di uccelli acquatici
  • Un monte formato da rocce antichissime ricoperte da una fitta e profumata macchia mediterranea
  • L’antica città romana di Cosa, i suoi templi e le sue mura poligonali
  • Il borgo di Orbetello, sospeso sull’acqua, cuore pulsante della laguna
  • La rete degli antichi forti e delle torri costiere, vestigia della dominazione spagnola

AREE DI RILEVANZA NATURALISTICA

  • Riserva Naturale Statale Duna Feniglia
  • Riserva Naturale Oasi WWF Laguna di Orbetello di Ponente

 

Viaggio di gruppo con guida in italiano

Grado di difficoltà: 3/5 MEDIO

Percorsi che richiedono un minimo di esperienza e di allenamento.

1° giorno

L’ANELLO DEI CRINALI (PUNTA TELEGRAFO – CROCE DEL PREDICATORE) E IL BORGO DI ORBETELLO

Cammineremo oggi da subito nella zona centrale dell’Argentario per percorrere uno dei tracciati più mozzafiato, in quota e panoramici del promontorio. Lasciate le auto sul piazzale del convento dei Passionisti, già con una bellissima visuale sui tomboli e la laguna, iniziamo a camminare in salita incontrando dopo qualche centinaio di metri un piccolo cimitero dei frati. Proseguiamo in salita nel bosco per lambire Poggio Conventaccio e giungere alla Tenuta dell’Annunziata. Un altro tratto in salita e si apre ai nostri occhi la “Piana di Biagio”, dove un tempo si coltivava, con non pochi sacrifici, il grano. Ancora un pezzo in forte salita e siamo al bivio sotto il rilievo di Punta Telegrafo, l’altura più alta del promontorio con 635 metri slm, occupata da installazioni militari. Inizia la discesa ed è tutto un susseguirsi di tratti boschivi coperti e tratti panoramici con vista, nelle giornate limpide, fino alla lontana Corsica. Dalla Croce del Predicatore (501 m slm) lo sguardo spazia per decine di km sulla laguna, i suoi tomboli e la Maremma interna da Capalbio, a Manciano, fino a Magliano in Toscana. Nel pomeriggio cercheremo di capire il particolarissimo genius loci di Orbetello, probabilmente derivante da “orbis” e “tellus” nel senso di terra circondata dall’acqua, dal Parco delle Crociere
Atlantiche con l’ex Idroscalo, da cui nel secolo scorso partirono gli idrovolanti per alcune trasvolate atlantiche, al grande edificio della Polveriera Guzman, dal Mulino Spagnolo alle mura poligonali costruite dagli Etruschi, fino al vivace centro storico ricco di vita e negozi. Arrivo in albergo, check-in e cena.

Dislivello: 450 m – Lunghezza: 14 km – Durata: 6 ore – Difficoltà:

2° giorno

LA CITTA’ ROMANA DI COSA E LA DUNA FENIGLIA

La prima meta di oggi sono le rovine della città romana di Cosa, fondata nel 273 a.C. Circondato quasi per intero da imponenti mura poligonali perfettamente conservate, l’insediamento si sviluppa su due colli a dominio del litorale e vanta un articolato sistema viario lastricato con blocchi di calcare locale, un Foro, una Basilica, diversi templi e alcune case patrizie. A pochi km si apre l’ingresso della Riserva Statale Duna Feniglia, un esteso cordone dunale (tombolo) formatosi nelle ultime migliaia di anni che, collegandosi col Monte Argentario, racchiude a sud la laguna di Orbetello. Qui cammineremo in tranquillità e silenzio, per lo più all’ombra di una vastissima pineta, con molteplici possibilità di affaccio sia verso nord, sulla laguna stessa, dove in alcuni punti il sentiero è attrezzato con capanni per il birdwatching, sia sulla costa sabbiosa baciata dai raggi del sole. Interessante, sulla sponda lagunare, l’opportunità di approcciarsi da vicino a fitti gruppi di fenicotteri rosa impegnati a scandagliare il fondale coi loro becchi ricurvi e filtranti alla ricerca di molluschi, crostacei e larve di insetto, o pigramente intenti a riposare su una zampa sola.

Dislivello: 100 m – Lunghezza: 13 km – Durata: 5,5 ore – Difficoltà:

3° giorno

L’OASI WWF DI ORBETELLO E IL SENTIERO DEI FORTI SPAGNOLI CON PORTO ERCOLE

Giornata dedicata alla natura più autentica, con la visita al mattino dell’Oasi WWF di Orbetello che protegge la propaggine più settentrionale della laguna, dove a tratti affiorano isolotti limosi ricoperti da vegetazione palustre, coltivi e boschi naturali. Qui cammineremo per circa 3 km lungo un sentiero attrezzato per l’osservazione degli uccelli acquatici grazie a 9 capanni d’osservazione posti in luoghi strategici. Nelle zone con acque più profonde osserveremo i professionisti dell’immersione, come i cormorani e gli svassi, mentre dove l’acqua è più bassa incontreremo gli aironi, le anatre di superficie e tante specie di limicoli, tra cui l’elegante e raro cavaliere d’Italia. Ci sposteremo poi nel settore più orientale del promontorio dell’Argentario. Per affrontare un bellissimo e articolato tracciato ad anello alla scoperta delle numerose fortificazioni costruite durante la dominazione spagnola, indicativamente dalla metà del ‘500 fino ai primi anni del ‘700: Forte Stella, Forte Filippo, Forte Santa Caterina, oltre alla Rocca Aldobrandesca che domina il piccolo centro storico di Porto Ercole. Ciascuna più o meno vicino al mare, sempre in posizione panoramica, con una sua struttura e geometria derivanti dalle più aggiornate tecniche architettoniche del tempo. Nei pressi di Forte Stella ci concederemo una discesa a mare per sostare sulla bellissima Spiaggia Lunga. A Porto Ercole visiteremo il piccolo centro storico seguendo il “percorso di Caravaggio”, ispirato agli ultimi giorni di vita del celebre pittore Michelangelo Merisi che nel luglio 1610, a soli 39 anni, proprio in questo borgo morì.

Dislivello: 300 m – Lunghezza: 13 km – Durata: 5,5 ore – Difficoltà:

4° giorno

L’ANELLO DELLA TORRE DI CAPO D’OMO

Chiudiamo in bellezza nei dintorni di Poggio Fondoni, nel settore occidentale del promontorio, per camminare lungo un emozionante percorso ad anello che ci porterà ad affacciarci sul mare di Capodomo, con bella vista sulle isole del Giglio di Montecristo e di Giannutri. Lungo uno stretto sentiero pietroso raggiungeremo la Torre di Capodomo che sovrasta un’altissima falesia calcarea mozzafiato. Tornati sull’anello, il percorso prosegue con viste panoramiche sulla zona orientale del promontorio per giungere nel cuore della fitta macchia che ricopre la Valle del Castagno, fino alla zona di Case San Pietro, ricca di piccoli insediamenti e appezzamenti agricoli. È con questa gioia complessiva negli occhi e nel cuore che termineremo la salita fino al punto di inizio della camminata, dove non ci resterà che officiare le liturgie del commiato e avviarci al rientro verso i luoghi di provenienza.

Dislivello: 300 m – Lunghezza: 10 km – Durata: 5 ore – Difficoltà:

Quote per persona, a partire da:

PartenzaDoppiaSupplemento singola
Dal 13 Aprile 2023 al 16 Aprile 2023€ 430€ 110

Note

La quota è basata sulla sistemazione in doppia (sistemazione in camera singola su richiesta con supplemento).
Per coloro che viaggiando da soli richiedono comunque la sistemazione con altro/a partecipante, sarà assegnata la camera doppia in condivisione. Qualora però, a ridosso della partenza, l’abbinamento non si fosse completato, si procederà all’assegnazione della camera singola con relativo supplemento.

Sistemazione in singola: sempre su richiesta e a disponibilità limitata.

IL PROGRAMMA POTREBBE SUBIRE CAMBIAMENTI A DISCREZIONE DELLA GUIDA.


La quota comprende

  • Pernottamento albergo, camere doppie o singole con bagno privato
  • Tasse di soggiorno
  • Mezza pensione in hotel
  • Assistenza di Guida Ambientale Escursionistica per tutta la durata del viaggio
  • Quota di Iscrizione € 95
  • Kit da viaggio Go World (zaino, volumi fotografici, porta abiti/trolley – secondo importo pratica)
  • Assicurazione medico-bagaglio

La quota non comprende

  • I trasferimenti e trasporti
  • Fondo cassa trasporti di € 40 per coloro che usufruiscono dell’auto della guida per gli spostamenti locali
  • Entrate/ingressi ai parchi (6 euro per Oasi WWF di Orbetello), e musei ove previsti
  • Le bevande e pasti non citati nel programma
  • Quanto non contemplato nella voce “La quota comprende”
  • Assicurazione Annullamento: è possibile stipularla con un costo del 5% del totale dell’importo assicurato al momento della prenotazione

INFORMAZIONI GENERALI

QUANDO Dal 13 al 16 aprile 2023 (4 giorni / 3 notti)
COME Viaggio di gruppo con Guida Ambientale Escursionistica (min. 6 max. 18 partecipanti)
COSA FACCIAMO Escursioni; visita alle aree protette; enogastronomia locale.
DOVE DORMIAMO Albergo Ristorante Vecchia Maremma – Orbetello (GR)
PASTI INCLUSI Mezza pensione in hotel dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo
PASTI NON INCLUSI I pranzi al sacco organizzati in autonomia o forniti dall’ hotel
DIETE, ALLERGIE ED INTOLLERANZE Al momento della prenotazione chiediamo di indicare eventuali allergie, intolleranze o diete specifiche, che sono comunque soggette a riconferma successiva da parte dell’Organizzatore.
COME SI
RAGGIUNGE
&
INIZIO E FINE
VIAGGIO
Mezzi propri o treno

 

Inizio viaggio per tutti i partecipanti:

ore 10:00 Appuntamento davanti alla stazione FS di Orbetello-Monte Argentario

 

Fine viaggio:
Auto propria: ore 16:00 circa
Treno: ore 17.00 circa alla stazione FS di Orbetello-Monte Argentario
(considerare la partenza del treno di rientro a partire dalle 17:30)

DOCUMENTI • Carta di Identità valida per tutta la durata del viaggio
• Tessera sanitaria
TRASPORTI LOCALI • Mezzi propri
• Treno: per coloro che arrivano in treno, possibilità di utilizzo (massimo 5 persone), dell’auto della guida per gli spostamenti locali.
È previsto un forfait trasporti di euro 40,00 da versare al momento della prenotazione, a copertura delle spese di trasporto (carburante, eventuali pedaggi e parcheggi)
ABBIGLIAMENTO E ATTREZZATURA obbligatori… Scarponi da trekking, pile o felpa, giacca a vento antipioggia (possibilmente in Gore-Tex ) o mantellina, abbigliamento comodo e pratico, borraccia, zaino da 20/30 litri. Costume, asciugamano e ciabattine di gomma per il bagno nelle vasche termali.
…e consigliati Abbigliamento in generale comodo e pratico. Pantaloni lunghi per le escursioni. Scarpe comode per le visite ai monumenti e alle cittadine. Coprizaino.
BAGAGLI Si raccomanda di contenere al massimo il bagaglio, utilizzando piccoli trolley o borsoni facilmente trasportabili. Evitare valige rigide e molto ingombranti: il bagagliaio degli automezzi noleggiati ha una capienza limitata.

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