Castelli e misteri: Cagliostro, i duchi di Montefeltro e un trekking… all’estero!
Una splendida immersione nel museo a cielo aperto tra le vallate che furono antico dominio dei Montefeltro con uno stupefacente itinerario che collega castelli, rocche e fortezze tramite sentieri suggestivi, sospesi tra le vallate del fiume Marecchia e circondati da sinuose colline, immortalate dal pittore Piero della Francesca. Un viaggio nel tempo, nell’arte e nella natura dell’Italia raffigurata dai grandi maestri del Rinascimento, non dall’interno di un museo ma direttamente nel paesaggio al quale gli artisti si sono ispirati. Fortemente plasmata dalla mano dell’uomo nel corso della storia, la Valmarecchia custodisce ancora in sé il fascino dell’antico, con importanti testimonianze della cultura villanoviana ed etrusca a Verucchio, popoli che precedettero la dominazione romana. Il periodo che però più di ogni altro ha condizionato l’aspetto della valle così com’è giunta a noi oggi, è quello che va dal Medioevo al Rinascimento. Contesa per secoli dalle signorie dei Malatesta e dei Montefeltro, la valle divenne un teatro di battaglia e un importantissimo terreno di confine da difendere. La valle vanta perciò un patrimonio monumentale ed artistico tra i più singolari d’Italia: numerosi infatti sono i borghi con edifici imponenti, torri o rocche di guardia, castelli, chiese che raccolgono in sé opere di notevole bellezza commissionate ad alcuni tra i più grandi artisti dell’epoca in quanto la guerra coi rivali si combatteva anche con l’ostentazione del potere attraverso la ricchezza, l’arte e quindi la fama. Proprio grazie anche a questa guerra tra mecenati la Valmarecchia è stata meta e soggiorno di personaggi illustri quali Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Piero della Francesca, San Francesco tanto per nominarne alcuni tra i più noti. Senza dimenticare il mitico mago alchimista Cagliostro, che ci attende a San Leo con le sue leggende avvolte nel mistero.
SPECIALE PERCHÈ
• A piedi nella Repubblica più piccola del mondo
• Viaggio tra le roccaforti medievali del Montefeltro malatestiano
• San Leo e la leggenda di Cagliostro, un alchimista senza tempo
AREE DI RILEVANZA NATURALISTICA
• Parco Naturale di Montecchio (Repubblica di San Marino)
• Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello
• Sito Natura 2000 del Fiume Marecchia
Arrivo in hotel a Verucchio per le 14:00 e sistemazione nelle camere assegnate per il primo pomeriggio. Camminata intorno Verucchio con visita della rocca e del museo.
NB: L’ITINERARIO POTRA’ SUBIRE VARIAZIONI IN RELAZIONE AGLI ORARI DI ARRIVO
Disl: 180 m – Lungh: 4 km – Dur: 1:30h – Difficoltà:
Verucchio, immersa nella verdeggiante Valle del fiume Marecchia, è nota principalmente come culla della celebre famiglia Malatesta, mentre nel periodo protostorico era un fiorente centro della civiltà Villanoviana, che ha lasciato testimonianze uniche e preziose sul territorio. Nel borgo di chiara impronta medievale i monumenti e i palazzi raccontano secoli di storie e riflettono lo
splendore di questa cittadina e delle potenti e nobili famiglie che la popolarono. Ancora visitabile è la possente Rocca del Sasso, edificata dai Malatesta, dove visse il celebre Mastin Vecchio detto il Centenario, il capostipite della famiglia, citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia.
NB Per regolamento internazionale le camere sono disponibili a partire dal primo pomeriggio. È facoltà dell’hotel assegnarle prima nel caso in cui fossero già disponibili e preparate.
La Città di San Marino, centro principale della piccola Repubblica, non è solo storia, ma è anche avventura e natura. Partiremo da Borgomaggiore, dal parcheggio della Funivia. Saliremo nel Borgo, da dove si prende il Sentiero della Rupe che ci porta sotto le torri di San Marino con ottime vedute di tutta la Riviera Romagnola. Il sentiero percorre poi il bosco sotto alle Tre Torri di San Marino, e conduce a Piazzale Kennedy dove si trovano la sede del Comando della
Gendarmeria e della Radio-Televisione di Stato. Da qui è facile raggiungere la Terza Torre e poi la seconda e la prima percorrendo il sentiero lungo la cinta muraria, che attraversa anche il suggestivo Passo delle Streghe. Una volta in città, ci sarà del tempo a disposizione per visite e shopping. Al ritorno si potrà scegliere tra la discesa in funivia, o, dalla Cava dei Balestrieri proseguendo per Contrada Omerelli, si potrà percorrere la strada che costeggia il monte e che, attraverso la Porta della Rupe, in 10 minuti di discesa, a tratti ripida, riporta a Borgo Maggiore e al
punto di partenza.
Dislivello: 350 m – Lunghezza: 5 km – Durata: 2:30 ore – Difficoltà:
Nb: alcuni tratti del sentiero, sono leggermente esposti su un lato, seppur schermati da alberi – in ogni caso questo potrebbe causare problemi a chi soffre severamente di vertigini Rientro in hotel nel tardo pomeriggio per la cena e il pernottamento. Questo sentiero permette di camminare, con un piccolo sforzo in alcuni punti, all’interno del bosco che circonda la città, nella vera natura, riuscendo anche a godere di scorci e viste che i turisti classici possono solo immaginare. La Rupe oggi è considerata uno dei polmoni verdi principali della Repubblica di San Marino: è affascinante pensare che fino a 80 anni fa questi monti erano quasi totalmente spogli, solo rocce e terra inespugnabili ai nemici. Proprio questa caratteristica assenza di piante e verde, permetteva a chi difendeva la città di osservare tutto intorno senza alcun problema, rendendo impossibile ai nemici nascondersi o preparare agguati. Solo a metà degli anni ’20 del secolo scorso si iniziò a piantare qualcosa e creare terrazzamenti naturali: l’obiettivo iniziale era quello di creare lavoro per i braccianti colpiti dalla crisi post-guerra. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il verde iniziò finalmente ad apparire, giungendo oggi a coprire quasi totalmente il monte e il bellissimo e poco frequentato Sentiero della Rupe.
Breve trasferimento fino al piccolo borgo di Tausano a 440m. Da qui ci incamminiamo lungo un magnifico sentiero di crinale con molte aperture panoramiche sul Monte Titano e sul Monte Carpegna. Con un continuo saliscendi arriviamo al Varco Biforca e da qui di nuovo in breve ma ripida salita fino alla strada di San Leo. Visitato il bellissimo e suggestivo borgo, proseguiamo verso il convento di Sant’Igne per tornare a Tausano lungo una larga pista forestale.
Dislivello: 330 m – Lunghezza: 10 km – Durata: 4:30 ore – Difficoltà:
San Leo spicca da lontano per la sua posizione unica, adagiata su un enorme masso roccioso tutt'intorno invalicabile, accessibile solo per un'unica strada tagliata nella roccia. L'antichissima città fu capoluogo della contea di Montefeltro e teatro di battaglie civili e militari per circa due millenni, e assunse con Berengario II il titolo di Capitale d'ltalia (962-964). La città ospitò Dante ("Vassi in San Leo...") e S. Francesco d'Assisi, che qui ricevette in dono il Monte della Verna dal Conte Orlando di Chiusi nel Casentino (1213). Nel paese troviamo la Pieve preromanica,
il Duomo romanico lombardo del sec. Xll, il Palazzo Mediceo. Sulla punta più alta dello sperone si eleva l'inespugnabile Forte, rimaneggiato da Francesco di Giorgio Martini, nel XV secolo, per ordine di Federico lll da Montefeltro, trasformato in prigione durante il dominio pontificio: qui venne rinchiuso il Conte di Cagliostro, che vi morì nel 1795, lasciandosi dietro misteriose leggende. Poco lontano da San Leo, si erge il Convento di Sant’Igne, risalente XIII secolo, la cui fondazione è
tradizionalmente attribuita a San Francesco d'Assisi.
Con un breve trasferimento ci spostiamo a Ponte Verucchio, sul lato orografico sinistro del Fiume Marecchia, che seguiamo con un bel sentiero largo e ben battuto, utilizzato anche come ciclabile da Rimini a Novafeltria. Dopo quasi due km, in corrispondenza di un mulino abbandonato, si lascia la ciclabile per imboccare uno stradello che in leggera e costante salita prende quota, tra panorami vasti e colorati, passando per il Santuario di Saiano, ubicato su una roccia, fino a giungere alla località Gessi, dove faremo una piacevole sosta per il pranzo. Successivamente, arriveremo al suggestivo borgo di Montebello, che si raggiunge con un’ulteriore, breve salita sull’asfalto che termina davanti la porta di accesso. Percorrendo la breve strada principale si giunge in una piazzetta molto panoramica, dove la visita spazia a 360° sulla Valle dell’Uso, il Mar Adriatico e la Val Marecchia. Non mancheremo di visitare il castello per ascoltare la leggenda di Azzurrina, per poi riprendere il cammino scendendo verso il Passo Lupo, sotto il borgo di Montebello, dove un comodo sterrato in discesa non troppo ripida ci riporta ai piedi del Santuario di Saiano e infine lungo la ciclabile al punto di partenza.
Dislivello: 380 m – Lunghezza: 8/11 km – Durata: 3:30/4 ore – Difficoltà:
Dall’alto dei suoi 436 metri, Montebello domina la valle del Marecchia con un affascinante panorama. La sua poderosa Rocca ha ben due secoli di storia da narrare: fu non a caso posta a guardia di una via, quella che risale la Valmarecchia di grande valore strategico poiché rappresentava il collegamento principale con il Montefeltro e con la Toscana, e rappresenta senza dubbio uno degli edifici storici più interessanti della Signoria malatestiana di tutto il territorio romagnolo. Gran parte della struttura è databile attorno all’anno 1000, mentre in realtà la primissima costruzione della Rocca è di epoca romana del III secolo. Fu L'insediamento altomedievale successivo che portò in eredità il nome latino “Mons belli” (Monte della guerra). La visita alla Rocca riserva molte sorprese per i tesori e i segreti che vi sono custoditi, tra cui mobili di gran pregio che vanno dal 1300 al 1700. Cunicoli misteriosi e strani accadimenti hanno alimentato la leggenda di Azzurrina, una bimba albina di circa 5 anni, figlia del feudatario, scomparsa nei sotterranei del castello nel 1375.
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Doppia | Supplemento singola |
---|---|---|
Dal 22 Aprile 2023 al 25 Aprile 2023 | € 580 | € 90 |
Dal 15 Giugno 2023 al 18 Giugno 2023 | € 580 | € 90 |
Dal 29 Ottobre 2023 al 1 Novembre 2023 | € 580 | € 90 |
Note
La quota è basata sulla sistemazione in doppia (sistemazione in camera singola su richiesta con supplemento). Per coloro che viaggiando da soli, richiedono comunque la sistemazione con altro/a partecipante, sarà assegnata la camera doppia in condivisione. Qualora però, a ridosso della partenza, l’abbinamento non si fosse completato, si procederà all’assegnazione della camera singola con relativo supplemento.
Sistemazione in singola: sempre su richiesta e a disponibilità limitata.
IL PROGRAMMA POTREBBE SUBIRE CAMBIAMENTI A DISCREZIONE DELLA GUIDA.
La quota comprende
La quota non comprende
INFORMAZIONI GENERALI
QUANDO | Dal 22 al 25 aprile Dal 15 al 18 giugno Dal 29 ottobre al 1 novembre (4 giorni / 3 notti) |
COME | Viaggio di gruppo con Guida Ambientale Escursionistica (min. 5 max. 16 partecipanti) |
COSA FACCIAMO | Escursioni a piedi di difficoltà 2/5 ; visite ed escursioni ai centri principali, ai castelli, alle chiese e abbazie rurali, ai monumenti più belli della Valmarecchia. Le escursioni sono di media difficoltà, accessibili a tutti coloro dotati di un minimo di allenamento. Le escursioni non hanno dislivelli particolarmente elevati, ma sono a volte su tratti sconnessi e con fondo fangoso e bagnato. |
DOVE DORMIAMO | B&B sup a Verucchio (RN) |
PASTI INCLUSI | colazione in B&B; 3 cene in ristorante/trattoria; 3 pranzi leggeri in corso di escursione. |
PASTI NON INCLUSI | Il pranzo il giorno di arrivo |
DIETE, ALLERGIE ED INTOLLERANZE | Al momento della prenotazione chiediamo di indicare eventuali allergie, intolleranze o diete specifiche, che sono comunque soggette a riconferma successiva da parte dell’Organizzatore. |
COME SI RAGGIUNGE | AUTO PROPRIE via Rimini e poi seguire per VERUCCHIO TRENO: Stazione di RIMINI Mezzi propri oppure minivan su richiesta con spese di noleggio, carburante e pedaggi divisi per il numero delle persone interessate. |
DOCUMENTI | • Carta di Identità valida per tutta la durata del viaggio • Tessera sanitaria |
TRASPORTI LOCALI | Mezzi propri oppure minivan su richiesta con spese di noleggio, carburante e pedaggi divisi per il numero delle persone interessate. |
ABBIGLIAMENTO E ATTREZZATURA obbligatori… | Scarponi da trekking, pile o maglione per le giornate più fresche, giacca antipioggia (“hard shell”) o mantellina, abbigliamento comodo e pratico, borraccia, zaino da 20/40 litri, cappellino, occhiali da sole e crema solare protettiva. |
…e consigliati | Abbigliamento in generale comodo e pratico. Pantaloni lunghi per le escursioni. Scarpe comode per le visite e i momenti di relax. Coprizaino. Bastoncini da trekking o da nordic-walking: sempre più diffusi, sono sicuramente utili anche se non indispensabili. |
BAGAGLI | Si raccomanda di contenere al massimo il bagaglio, utilizzando piccoli trolley o borsoni facilmente trasportabili. Evitare valige rigide e molto ingombranti: il bagagliaio degli automezzi ha una capienza limitata. |