Le coste del Portogallo si presentano con tratti rettilinei e sabbiosi e tratti alti e rocciosi. Spesso si incontrano profonde rientranze interrotte da promontori rocciosi.
Il Portogallo è occupato per poco più della metà del suo territorio dalla pianura (53%), per il 26% dalla collina e per il 21% dalla montagna. La massima altezza della regione continentale è rappresentata dai 1.993 metri del Monte Malhão da Estrela con cui culmina la Serra da Estrela nella metà settentrionale del Paese, che è anche la più montuosa. All’estremità meridionale vi sono due piccole catene montuose orientate in direzione ovest-est. Ampie pianure di origine alluvionale e marina separano le coste dalle colline e dalle montagne retrostanti. La pianura più importante è l’Alentejo, il cui nome significa “oltre il Tejo”, un fiume che segna la sua fine. Il fiume più lungo è il Douro, 322 km nel tratto portoghese su un totale di 895 km. Il lago più esteso è il lago di Alqueva (250 km²), di origine artificiale, sul fiume Guadiana. Non sono presenti laghi naturali, ma sono numerosi alle Azzorre quelli vulcanici.
Il Portogallo è uno Stato tricontinentale, europeo nella sua quasi totalità ma con l’arcipelago di Madera appartenente geograficamente all’Africa e le isole di Flores e Corvo nelle Azzorre, sebbene geograficamente più vicine all’Europa che alle Americhe, sono interamente situate sulla placca del continente americano.
Fortemente sismico, il Portogallo fu colpito più volte da terremoti (famoso il terremoto di Lisbona del 1755, che distrusse buona parte della città).
Nonostante l’estensione del territorio sia piuttosto limitata (meno di 1/3 dell’Italia) il Portogallo presenta forti differenze climatiche. Al nord il clima è atlantico, mite e molto piovoso durante tutte le stagioni. A sud, il clima è tipicamente mediterraneo e dunque secco. Le terre più interne, verso il confine con la Spagna, subiscono una fase di transizione dagli influssi oceanici a caratteristiche più continentali.
A nord, ovvero la parte più montuosa del Paese, il clima è decisamente atlantico, cioè con abbondanti precipitazioni e con l’influsso dell’oceano, attenuato dalla presenza di correnti fredde che lambiscono le coste. A sud di Lisbona e del Capo da Roca (la punta più occidentale) l’effetto della bassa latitudine prende il sopravvento e si accentua l’aridità, conseguenza di scarse piogge. Le caratteristiche climatiche del Portogallo favorirebbero lo sviluppo di boschi di querce, di castagni e di faggi. Tuttavia, la pianta più diffusa al giorno d’oggi è l’eucalipto, utilizzato per la produzione di carta. Nelle zone costiere crescono il pino marittimo e talvolta, a sud, la palma nana.